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News - 07/04/2017

Visita tecnica ai cantieri Anas della variante di Morbegno

Resoconto della visita

Si è tenuta oggi la 2' visita tecnica programmata per l'anno 2017 sui cantieri della variante stradale di Morbegno.

Ospiti della Committenza Anas e dell'impresa Cossi (controllata all'80% dalla società Condotte d'Acqua), che è subentrata nell'appalto all'impresa Tecnis (con cessione del ramo d'azienda), i circa 25 soci partecipanti sono stati accolti in cantiere dal Direttore dei Lavori Anas ing. Luca Mutti e dall'ing. Luigi Ripamonti Direttore Tecnico di Cossi.

L'ingegner Mutti ha quindi presentato l'intervento che vede la realizzazione con appalto integrato del secondo lotto della variante stradale alla esistente strada statale 38 per una lunghezza di circa 10 km e con oltre 5km realizzati in galleria con due gallerie a doppio senso di marcia ciascuna avente a circa 15m di distanza una galleria di sicurezza di circa 3m di diametro interno, collegata alle Gallerie principali per mezzo di bypass.

L'ingegner Ripamonti ha poi illustrato il grande dispiegamento di mezzi e personale (oltre 500 persone) messo in campo dall'impresa Cossi nell'intento di garantire i tempi di consegna dell'opera finita previsti per dicembre 2017.

Ha quindi illustrato il progetto l'ingegner Belardi (A&K) che si è occupato della redazione del progetto esecutivo di dettaglio: le sezioni di gallerie di linea sono state per lo più scavate con sezioni di scavo tipo A (fronte stabile) con prerivestimenti leggeri costituiti da spritz beton bulloni ad attrito tipo swellex o da centine e spritz beton, in un ammasso dotato generalmente di buone caratteristiche geomeccaniche (gneiss di Morbegno). Localmente alcune fasce fratturate sono state attraversato con sezioni di tipo B (fronte stabile a breve termine) con sistemi di presostegno in avanzamento per mezzo di infilaggi metallici per controllare locali fenomeni gravitativi delle porzioni più fratturate.  

Molto interessante poi lo scavo del cunicoli di sicurezza per mezzo di 2 TBM di diametro di scavo di circa 4m: una Lovat doppio scudata ed una fresa Robbins aperta.

In particolare durante la successiva visita in cantiere i partecipanti hanno potuto osservare da vicino la TBM aperta Robbins lanciata in galleria per circa 150m, apprezzando la differenza di spazi rispetto alle TBM in uso per le realizzazioni di gallerie stradali o ferroviarie, che costringe a progettare attentamente i servizi di alimentazione della TBM, per garantire comunque le funzioni e prestazioni delle macchine più grandi: trenino di alimentazione e smarino con vagoni staccabili e traslabili orizzontalmente, lancia spritz beton con slitta longitudinale e vagone miscelatore di alimentazione miscela, californiana di approccio al backup, sistema di ribaltamento vagoni per smarino esterno.

Un grazie da parte della SIG ad Anas e Cossi, con l'augurio che l'unità di intenti consenta di centrare l'ambizioso traguardo di fine dei lavori per dicembre 2017!

 

 

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